domenica 14 luglio 2013

Io ho una visione del mondo. Dipende da quello che mi hanno detto da piccolo, che è rimasto mio malgrado nella memoria e che ha influenzato quello che ho poi vissuto. Allo stesso modo anche tu hai una visione del mondo. Io posso discutere con te, oppure posso torturarti, posso minacciarti in modo che tu dica di condividere la mia visione del mondo. Ma anche se fingerai di condividerla, tu manterrai la tua visione del mondo. Potresti fare la stessa cosa con me, oppure potremmo avere una illuminazione, una conversione, noi la vedremo così, ma non sarà che qualcosa che si annidava da qualche parte nel nostro cervello e che aspettava il momento buono per saltar fuori.
Tuttavia resta il fatto che le nostre sono solo due visioni del mondo, due tra i miliardi di visioni possibili che, messe tutte insieme, non riusciranno mai ad essere il mondo. Non possiamo cambiare il mondo, ma una cosa possiamo farla: cercare di capire quanto siamo ridicoli ogni volta che pensiamo di avere ragione.
Mi permetto di fare osservare che a parte i miliardi di visioni che si possono riscontrare, per cui indubbiamente ognuno dal suo punto di vista, per quanto lo accompagnino le forze in tutti i sensi soprattutto quelle economiche, cerca di imporre la propria visione del Mondo o della società in genere. Proprio qui nasce la contraddizione che porta ad un sacco di sfaceli poiché, per farla breve e di casa, in Italia ad esempio: non è che faccia male più Berlusconi di quanto non lo faccia il Berlusconismo...anzi, se vogliamo, dal punto di vista che ognuno a casa propria può fare quello che vuole, atteso che non rappresenti le Istituzioni e così purtroppo non è stato, Berlusconi non avrebbe fatto per niente male. Il problema nasce, quando si vuole affermare la propria visione del mondo, dalla posizione in cui si è ritrovato Berlusconi e non sappiamo o non ci è dato di conoscere come abbia fatto, tralasciando che la visione dei poveri disgraziati o degl...i ultimi della società, a parte una più o meno certa quantità d'invidia, è molto differente e di gran lunga diversa in quanto imperniata in un'ottica di uguaglianza, giustizia sociale, amore per il prossimo, affermazione dei propri diritti sempre più spesso calpestati. Allora, siccome ormai è risaputo che chi è disonesto si impone e si afferma molto più facilmente di chi è onesto, i falsi modelli da seguire e a cui ispirarsi sono proprio quelli che di solito producono più danni e sono pericolosi per l'intera società ai quali noi solitamente ci ispiriamo o da questi ci facciamo plagiare. Ciò detto, condivido appieno insieme a Te, NATALINO, che non possiamo cambiare il mondo ma, senza la pretesa di avere ragione, una cosa possiamo farla subito: " Cambiare noi stessi e il nostro modo di pensare", evitando di stare dietro a questi distruttori della società, boicottandoli in tutto e per tutto tenendo sempre bene a mente, come si dice dalle mie parti che: "U binchiatu nu cride u disciunu", ossia chi è sazio non capisce e mai potrà capire chi: muore di fame. Ecco come si hanno le diverse visioni del Mondo, a seconda se lo stomaco è pieno, o è vuoto.Visualizza altro
 

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